Il nostro incubatore Dialogue Place ha spesso il piacere di ospitare volontari internazionali che supportano le nostre attività e accrescono le proprie competenze.
In questo articolo la nostra giovane volontaria Tanya ci presenta il suo percorso di eccellenza tra India, Londra, Uganda fino ad arrivare a Napoli per supportare le nostre attività tramite il programma Volontari Internazionali.
“Mi chiamo Tanya Singh. Sono cresciuta in India e mi sono trasferita a Londra nel 2013 per iniziare l’università. Prima di arrivare a Londra, lavoravo come insegnante part-time per la Fondazione Uday, una ONG con sede a Nuova Delhi, in India. Il mio compito principale era quello di insegnare l’inglese e la matematica a giovani ed anziani, che all’epoca erano analfabeti. È stato lì che ho incontrato Mr. Siddharta Khanna, un investitore finanziario di Mumbai, in India. Sono stata una sua tirocinante durante l’estate del 2011 e 2012 e mi ha raccomandato di scegliere la facoltà di Economia.
Così nel 2013, mi sono trasferita a Londra per studiare Economia alla Queen Mary University. Durante quel periodo ho lavorato come assistente di ricerca del Dottor Thomai Filippeli, professoressa associata di Macroeconomia ed Economia Internazionale presso la mia Università. La sua ricerca riguardava la concentrazione sugli shock di incertezza nell’economia globale e il loro impatto sulle economie di Australia, Canada, Regno Unito e Nuova Zelanda.
Questa è stata un’esperienza di tre mesi davvero interessante per me perché non solo ho imparato l’analisi dei dati ma è ciò che mi ha spinto a specializzarmi in Economia dello Sviluppo, infatti dopo aver terminato il mio corso di Laurea nel 2016, mi sono trasferita all’University College di Londra per studiare Economia dello sviluppo.
Il percorso della mia laurea specialistica mi ha aiutato a sviluppare capacità di ricerca e dato l’opportunità di andare in Kampala (Uganda) per un progetto di ricerca.
Sono stata nominata Project Manager per il mio team di sei persone. Abbiamo lavorato con Community Development Resource Network (CDRN), un’organizzazione non governativa con sede a Kampala per studiare le tecniche partecipative come mezzo per risolvere i conflitti della comunità relativi alle questioni fondiarie. A causa delle ambigue leggi sulla proprietà nel paese, i conflitti nella regione di Masaka (sud-ovest di Kampala) sono molto comuni. L’idea del nostro progetto era di studiare le tecniche partecipative praticate da CDRN per risolvere i conflitti. Oltre a promuovere il riconoscimento formale della proprietà della terra tra i membri della comunità e le strategie di Risoluzione Alternativa delle Controversie (ADR), siamo stati in grado di fornire alcune raccomandazioni alla ONG su come si possano evitare i conflitti in primo luogo.
Dopo essere tornata a Londra, ho fatto un tirocinio presso Y-Care International, una ONG del movimento YMCA nel Regno Unito e in Irlanda, con sede a Londra. Ho studiato come gli schemi di credito possono essere resi accessibili ai giovani vulnerabili nella Liberia rurale ed ho presentato questa ricerca come tesi per il mio Master. Questa ricerca dovrebbe essere pubblicata nel mese di febbraio 2018.
Prima di iniziare il mio dottorato di ricerca nell’Ottobre 2018 volevo prendermi una pausa dallo studio. Sebbene l’idea di riposarmi era allettante, non ci sono riuscita e ho deciso di fare qualcosa di produttivo. Il programma Volontari Internazionali di Dialogue Place, consigliato da un amico, mi è sembrato una cosa grandiosa in quanto non solo mi permette di viaggiare in questo splendido paese, ma mi consente anche di dare un piccolo contributo all’attività importante che Dialogue Place sta svolgendo.
Dopo aver terminato questo programma, andrò a Londra a Marzo per un tirocinio presso una società di consulenza politica chiamata Thorncliffe. A Giugno sosterrò l’esame per ottenere il Certificato Investment Operations (IOC) per iniziare a lavorare nel settore finanziario durante il mio dottorato. E se tutto va bene, in futuro lavorerò per portare avanti l’impegno di Dialogue Place nei confronti delle imprese sociali perché penso sia imperativo che tali iniziative si espandano non solo nell’UE ma anche all’esterno.”